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AFRICA ECORACE 2018

Africa Eco Race 2018 – È stata un’edizione superlativa.

Si è conclusa da poco la 10° edizione dell’Africa Ecorace 2018, risultata eccellente sia sul piano organizzativo sia dal punto di vista emozionale. Per i piloti solcare i tracciati, le vaste e immense dune africane dove tanti anni fa nacque la vera Parigi Dakar, è stata un’esperienza immensa, indescrivibile per cui, appunto, le emozioni sono state intense, accavallate, molte e diverse.

Si conoscono le vicende belliche che hanno costretto nel 2008 alla sospensione della “Dakar”, traslocata l’anno successivo in Sud America, diventando un brand vero e proprio e mantenendo la tipologia di rally raid. Ma un gruppo di temerari con a capo Hubert Auriol, veterano della Dakar al cui fianco c’è anche  Jean Luis Schlesser, hanno voluto credere che in quelle terre si potesse ancora passare e, dal 2009, nonostante mille difficoltà, riprendendo le tracce che hanno creato il mito, anno dopo anno partendo in sordina con pochi mezzi, ne hanno creato una gara oggi molto ambita, considerata dai molti “la vera Dakar”, pur non portandone più il nome. Vogliamo pensare che “Africa Raid” adottando successivamente la parola “Eco” voglia essere un’idea di rispetto del territorio e in riferimento alle nuove proposte ecologiche in ambito motoristico che timidamente si affacciano al campo gara. Oggi, questa edizione, ha raggiunto un ottimo livello di partecipanti ed attenzione internazionale. Un centinaio in linea di partenza.

Tra le due gare, certo, la differenza è tanta: quella in Sud America ha un maggior peso, a livello di business, di visibilità ed attenzione mediatica, di sponsor di un certo calibro o case automobilistiche che hanno scelto di essere presenti. In Africa la competizione è più accessibile a livello di costi, senza sminuire l’importanza della gara, anzi, dandole una sottolineatura di equo e sostenibile, e comunque non ha prezzo il fascino del deserto africano, unico, immenso.

Dicevamo, è stata una grande edizione con un buon numero di partecipanti anche di alto livello, ma soprattutto la presenza italiana si è fatta sentire, con onore e gloria! Il vincitore Categoria Moto Paolo Ceci, Simone Agazzi , Walter Dalmasso,  Franco Picco, Maurizio Dominella, Elvis Borsoi a fianco di Stefano Rossi , Caprioni… E dunque sulle nostre pagine non potevano mancare alcune testimonianze di questi protagonisti che abbiamo seguito con attenzione insieme ad un grande numero di fan.

SIMONE AGAZZI
Grazie per avermi coinvolto in questa vostra iniziativa. Sono appena rientrato in sede nella mia Concessionaria Honda a Bergamo ed ho ancora impresse, fortemente, nella mia mente le emozionanti giornate passate in sella in questa mia prima ed indimenticabile esperienza AER (Africa Eco Race ndr.) 2018. Una gara bellissima, con percorsi ideali per un pilota che come me ama moltissimo la navigazione e con una Organizzazione eccellente che è sempre vicina al pilota in ogni istante della competizione. Avendo concluso entrambe le “Dakar” mi aspettavo la vostra domanda riguardante le differenze da me riscontrate tra loro e per quanto ho potuto verificare personalmente dal confronto, la AER vince.
Sintetizzo in tre punti che considero fondamentali. Faccio una premessa a favore della Dakar sudamericana, riconoscendo il maggior ritorno a livello di immagine per un pilota che, come nel mio caso, l’ha affrontata privatamente con il noleggio di una Moto, al top, che mi ha regalato la soddisfazione di chiudere la gara, lo scorso anno, come miglior Italiano al traguardo. La AER offre una più snella gestione organizzativa, dove ci si iscrive, ci si presenta a Mentone e si parte, con dei costi facilmente sostenibili senza dover impegnare risorse già da novembre per imbarcare tutto il materiale. Le tappe della AER erano composte da limitate distanze di trasferimenti e per la maggior parte in fuoristrada con la partenza delle Speciali spesso direttamente dal bivacco consentendo ai piloti di riposare per qualche ora in più. Inoltre, a livello di regolamento, esiste la possibilità di poter ripartire il giorno dopo in caso di guasto meccanico fino ad un massimo di tre volte, dando così la possibilità di concludere la gara anche se ovviamente con la forfettaria, mentre in Sudamerica, purtroppo, se hai un intoppo sei subito fuori.
Per concludere, i percorsi dell’AER sono favolosi con una navigazione molto “larga” che ti consente di interpretare al meglio la nota lasciandoti un minimo di iniziativa particolare nella guida e poi, permettetemi, L’Africa è L’Africa con il suo deserto e quelle dune di sabbia finissima difficili da replicare altrove. In più in questa Africa Eco Race ho potuto collaudare, in condizioni estreme, la mia Honda CRF 450 Rally RS Limited Edition che ho realizzato con il supporto di MST e che verrà commercializzata per consentire ad altri piloti di affrontare una gara come questa, con una moto preparata già di livello assoluto e come confermato essere dalla mia vittoria di Tappa e prestazioni spesso a podio. Grazie per la disponibilità concessami e buona giornata.

MAURIZIO DOMINELLA

Sintetico il nostro Maverick, come suo carattere!
È una gara diversa che ripercorre le tracce della vecchia e vera Dakar con speciali toste ma senza trasferimenti. I bivacchi molto belli, tipici, conviviali. È gara vera e sono sicuro che prenderà piede!
Costi inferiori e tempi per riavere la macchina ragionevoli. A parte il road book e la navigazione tosta, è fatta bene, alla vecchi maniera.

 

 

WALTER DALMASSO
Ciao Road Race Raid, grazie per avermi interpellato! Il mio pensiero… La mia mente è ancora là, continuo a pensare alla mia gara finita purtroppo anzitempo. Quest’ anno era tutto perfetto: Team, organizzazione e moto. Avevo voglia di fare bene, ho ascoltato i consigli di persone più esperte di me ed in particolar modo, del mio amico e compagno di team Paolo Ceci, volevo il mio riscatto. Prima tappa: parto con molta cautela anche per instaurare un po’di feeling con la moto, la chiudo al 10° posto. La mia seconda giornata inizia bene: con il mio ritmo, tranquillo, al km 100, in nota alquanto difficile, recupero altri piloti che mi precedevano, continuo con il mio ritmo e, arrivato al refueling al km. 200 ero 5°! Riparto dal refueling dietro altri due piloti, il loro passo era più lento ma ho deciso di stargli dietro per non rischiare troppo… destino della sorte… al km. 240 viaggiando nella polvere ho visto una curva all’ultimo e mi sono schiantato rovinosamente tra dei massi. Non volevo crederci… quando mi sono ripreso dalla botta ho provato a ripartire ma, non sono nemmeno riuscito a rialzare la moto. Alla fine mi è andata bene, me la sono cavata con qualche contusione e una lesione totale del tendine della spalla. Un grande rammarico, ma il mio pensiero è già la, alla prossima edizione. Grazie

STEFANO ROSSI e ELVIS BORSOI
Una gioia incredibile per questo risultato, pianificato, studiato, cercato, ma mai scontato. Eravamo alla prima partecipazione all’Africa Eco Race e c’erano molte incognite: la macchina che ha fatto pochi test dopo la preparazione, una gara cosi lunga e difficile che ha sempre mille insidie, poi da privati è davvero tutto in salita; ma come ha detto uno dei nostri: “non pensavamo di arrivare ma non abbiamo mai pensato di fermarci”.
Una grande emozione gli ultimi 22 km verso l’arrivo al mitico Lac Rose, finalmente a Dakar, un nome che evoca storie di passione, adrenalina, polvere, fatica estrema, condizioni di gara dure con prove che mettono di fronte a se stessi, a volte anche alle proprie paure. E quando arrivi al podio, con la medaglia di “finisher” in mano, con la bandiera italiana ed il Team raccolto intorno a te, la gioia di aver raggiunto questo traguardo è inimmaginabile! Il sorriso sul volto dell’equipaggio, dei ragazzi dell’assistenza e di tutti i componenti del Team è spettacolare, ha il sapore delle grandi imprese, delle vittorie, dei sogni di una vita che si realizzano. Dopo il podio ci si abbraccia un po’ consapevoli, un po’ increduli, perché, come ho detto prima citando uno dei nostri, non avremmo mai pensato di arrivare ma non abbiamo mai pensato di fermarci!
L’Africa Eco Race mi intrigava perché ho una grande passione per l’Africa, e sognavo l’arrivo a Dakar; si è rivelata la gara durissima che mi aspettavo, ma mi ha soddisfatto sia per i percorsi estremamente impegnativi ma divertenti su fondi diversi, piste, roccia, sabbia, fesh fesh, e tante dune, sia per l’egregia organizzazione, in tutti i dettagli, dalla sicurezza, ai bivacchi, alla disponibilità della direzione gara; le tappe sono quasi tutte concentrate sulle speciali, con pochi trasferimenti, tutti motivi che mi rendono molto soddisfatto della scelta.
Ho fatto la gara che volevo, nei percorsi mitici che sognavo sin da bambino.

Per la cronaca, i vincitori della decima Edizione dell’Africa Ecorace 2018 sono:

Categoria Moto

Paolo Ceci primo assoluto;
seguono dei “nostri” il mitico Franco Picco decimo, Simone Agazzi quindicesimo, Paolo Caprioni sedicesimo.

Categoria Auto

Vittoria della coppia francese Serradori /Lurquin.
Tra gli italiani troviamo la coppia Stefano Rossi/Elvis Borsoi trentunesimi (16esimi in T1),  Vincent Gonzalez/ Maurizio Dominella ventiquattresimi (4° T3)

Categoria Truck

Vittoria degli olandesi DeRooij/Rodewald/Torrellardona su Iveco ,ottimo piazzamento per il trio Pattono/Simonato/Arnoletti che hanno chiuso in settima posizione.

 

CI VEDIAMO NEL 2019.

 

Willy & Chiara

 

 

OILIBYA RALLY DEL MAROCCO 2016

Si è concluso il 17° Oilibya Rally del Marocco 2016, ultimo round della Coppa del Mondo FIA e FIM Cross Country Rally, tra scenari mozzafiato e paesaggi incantevoli.

Toby Price al primo gradino del podio moto, mentre il titolo assoluto della Coppa del mondo Rally va a Pablo Quintanilla. Ennesima conquista del podio auto per Nasser Al Attiyah su Carlos Sainz, con la corona di campione del mondo.

Abbiamo seguito i nostri connazionali in gara, con tensione, attraverso la nostra pagina Facebook, felici dei risultati che ci hanno riportato qui, con alcune righe scritte ancora con sabbia e sudore tra le dita.schermata-2016-10-11-alle-00-16-41 Continua a leggere OILIBYA RALLY DEL MAROCCO 2016

VAN LOON PASSA ALLA TOYOTA HILUX OVERDRIVE

29747679676_582a66514b_bAlla vigilia del OiLibya Rallye in Marocco Erik Van Loon ha deciso di far parte del mondo Overdrive.

Van Loon guiderà la stessa vettura che Nasser Al-Attiyah ha vinto di recente  la Coppa del Mondo FIA per Cross Country Rallies. Insieme con il navigatore Wouter  Van Loon  inizierà a prendere confidenza con la Toyota Hilux  in Marocco prima della  Dakar 2017…. Continua a leggere VAN LOON PASSA ALLA TOYOTA HILUX OVERDRIVE

DESAFIO RUTE 40 17/22 Giugno 2013

imageL’edizione 2013 partirà dalla città di La Quiaca, in provincia di Jujuy, il 16 giugno e si concluderà una settimana dopo, il 23 giugno, nella città di San Juan, dopo aver attraversato più di 1.500 chilometri di gara e 3.000 chilometri di Desafio Ruta 40 e avrà una edizione molto speciale. ASO, l’organizzatore della Dakar, ha scelto questa gara per essere valida quanto Series Dakar.
Nato nel 2009 e come parte del calendario annuale degli Argentini Croce Country Championship Rally, Desafio Ruta 40 ha raggiunto la maturità nel tempo di unirsi al gruppo selezionato di gare più difficili del mondo.
Ciò premesso, la corsa si presenta come una delle migliori alternative per prepararsi alla Dakar dovuta alla somiglianza della superficie. I tipi di terreno che caratterizzano questa gara sono dune, sentieri di montagna e impegnativi tratti in fuoristrada.image
La Desafio Ruta 40, in programma in Argentina questa settimana prevede sei tappe per una distanza totale di 3.600 km di cui quasi 1.600 a tempo. Le sei tappe ricalcheranno i percorsi che verranno affrontati nella Dakar (anche se le condizioni climatiche saranno diverse) perciò tra gli appuntamenti della Dakar Series è senza dubbio uno dei più importanti.Tra i protagonisti, molti team che parteciperanno alla Dakar, tra cui il team ufficiale KTM e il tre volte vincitore del rally Sudamericano, Marc Coma: “Ci aspettiamo una gara difficile, ci sono molti chilometri e il livello dei partecipanti è alto, ci toccherà lavorare sodo se vogliamo vincere”.

Prossimi eventi
· Toyota Botswana 1000 Desert Race dal 20 al 23 giugno
· Dakar ChallengeUsa 2: dal 12 al 14 luglio
· Australasian Safari – dal 20 al 27 settembre
· Desafio Inca – dal 3 al 6 ottobre

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