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AFRICA ECORACE 2020-THE SUMMARY

 

Molte le soddisfazioni, ma anche qualche nota dolente.
Il nostro Alessandro Botturi trionfa e si aggiudica la competizione per il secondo anno
consecutivo in sella alla Yamaha 450 WRF del Team corse Angelo Caffi.
Sapevamo che, dopo la caduta al Panafrica, Botturi non si presentava all'AER in forma
perfetta.
Ma, tappa dopo tappa, Alessandro ha riconquistato smalto e ritmo concludendo con un
margine di vantaggio tale da consentirgli di fare sua la vittoria nonostante il tentativo del
norvegese Ullevarseter, grande pilota, di rubagli lo scettro del podio.
Dopo essersi aggiudicato 3 tappe e disputato una fantastica AER, Paolo Lucci si ritrova
sbalzato dal 3°gradino del podio.
Il sogno si infrange, Lucci viene retrocesso, con una penalizzazione, in 4° posizione a
seguito del reclamo del pilota Poskitt che gli contesta l'utilizzo di una gomma non
omologata.
Se è vero e corretto che le regole debbano essere rispettate, ci si chiede come mai la
moto di Lucci aveva superato le verifiche tecniche pre gara.
Aspettiamo delle risposte!
Continuando con la classifica generale, nella Top Ten, al 10° posto, troviamo il bravissimo
Giovanni Gritti in sella  Honda-RedMoto 450 RS Rally del Team di Simone Agazzi.
Gritti, alla sua prima esperienza di competizione nel deserto, ha conquistato 2 secondi
posti ed una vittoria di tappa( decima).
Scendendo, in 12°posizione troviamo Blasco La Cavera (KTM),  13° Gabriele Minelli
(KTM), 19° Lorenzo Maestrami (Honda), 35°  Davide Cominardi (Honda), 42° Fabrizio
Bosetti (KTM), 43° Luciano Mario Pegoraro (Husqvarna), 44° Dario Bandinelli
(Husqvarna), 47°, in sella alla sua KTM, l'ironman Nicola Dutto, 49° Paolo Caprioni
(Husqvarna), 50° Stefano Baldussi (KTM), 54° l'intramontabile campione Franco Picco
(KTM) che, non fosse stato per la rottura del motore, qualche posizione in più l'avrebbe
conquistata, 55° Pietro Maccali (Honda), 56° Giampietro Dal Ben (Beta) e 58° Cesare
Francoli (Husqvarna.
Passando alle auto, dove i vincitori a bordo una Mercedes sono Patrick e Lucas Martin, tra
gli italiani troviamo in 18° posizione Gianluca Tassi navigato da Angelo Montico a bordo di
una Yamaha SSV, la coppia Stefano Rossi e Alberto Marcon che chiude in 35° posizione
e per concludere 43° esimi Roberto De Muri e Camillo Dal Zotto a bordo di Polaris.
Prossimo appuntamento nel 2021 per la 13esima Edizione e come sempre pronto a darvi
aggiornamenti, video e tanto altro di questa affascinante gara.
STAY TUNED

Da uomo a uomo: intervista ad Alessandro Botturi

Un sogno nel cassetto: un numero di cellulare, un campione, le mani sulla tastiera, il dubbio se chiamare, se poi scrivere una classica intervista o raccontare anche della realizzazione di un desiderio, di chi ammira un campione.

Cari Followers,
Sono Willy e voglio personalmente raccontarvi una cosa che mi ha emozionato.
Come immaginerete noi di RRR, solitamente, non siamo fisicamente sui campi di gara, chiamala sfortuna, ma dietro alla tastiera, nel nostro piccolo, cerchiamo di stare sul pezzo ad ogni evento cercando di tenervi aggiornati quasi in tempo reale.
Bene, l’altro giorno, parlando con la mia socia Chiara, le confido un mio sogno: intervistare Alessandro Botturi. “Beh – penserete – che c’è di strano” …mah se devo dire la verità, io sono sempre stato un suo tifoso quindi, vuoi un po’ di timidezza personale, e vuoi il timore che non ci rispondesse… non l’avevo mai proposto. Finchè prendo il cellulare e gli mando un messaggio. Incredibile dopo neanche un giorno mi risponde accettando volentieri. Il tempo di scambiarci il numero e sento la sua voce, penserete sono un cretino, ma credetemi appena sento: “ciao sono Alessandro”, un vortice di emozioni mi stava invadendo, un ragazzino che incontra il suo campione, vi sembrerà esagerato, ma io vivo di emozioni, di passioni più o meno grandi, come in questo caso, e sentire colui che tifo da sempre, il pilota che mi ha fatto emozionare alla sua prima Dakar… beh concedetemelo.

Abbiamo pensato di fare un’intervista un po’ diversa dalle altre, e cioè di conoscere Alessandro uomo e non “solo” il pilota, il lato umano prima che quello sportivo.

RRR: Ciao Ale,
sei conosciuto come il “gigante buono”, sei apprezzato da tutti, nel mondo dei raid e del motociclismo e non solo. Nell’ambiente dei piloti non c’è persona che possa parlar male di te.
Noi desideriamo scoprire “il Bottu” sotto un’altra veste, quell’uomo bresciano dai valori profondi, che tende una mano verso gli altri.

Sappiamo che il tuo primo amore sportivo è stato il rugby: quanto ti ha temprato il carattere e rafforzato i tuoi valori personali? L’esperienza motociclistica, dell’enduro prima e dei grandi raid poi, quanto ti ha formato come uomo?

BOTTURI: Ciao, si, Il mio primo sport a livello agonistico è stato il rugby, per me è tutt’ora uno degli sport di squadra più completo e bello in assoluto, insegna moltissimo, soprattutto la  cosa più importante: “ il rispetto”

Durante una partita, in campo si danno e si prendono tante “botte”…. poi dal momento che l’arbitro fischia il fine partita si va a mangiare e bere tutti insieme, si vive il cosiddetto “terzo tempo”, per me ovviamente questo vale tutt’ora con i miei avversari delle due ruote.

RRR: Puoi farne una metafora di vita?

BOTTURI: la mia più che una metafora è una filosofia di vita: mai mollare, crederci sempre e guardare avanti!!!

RRR: Quanto mantieni il tuo equilibrio emozionale quando qualcuno ti mette… “i bastoni tra le ruote”?

BOTTURI: Ad un vero professionista non può mancare la tenacia e la forza, sono queste componenti che fanno la differenza!!! Chi pratica uno sport ad alti livelli non può farne a meno o sei forte “di testa” o sei fuori, quando cadi devi rialzarti più forte di prima… quando le cose non vanno bene bisogna continuare a credere negli obbiettivi e andare avanti, queste caratteristiche ovviamente ti danno la capacità di fare scelte sia sportive che nella  vita, con determinazione .

Per una persona esposta in qualsiasi settore è normale ogni tanto avere i bastoni tra le ruote, ho la fortuna di avere un carattere che mi permette di riuscire a sorvolare al momento, anche se ci soffro e mi fa male, la risposta migliore è una bella vittoria, anche se non nego che quando mi è capitata l’occasione giusta, sotto forma di battutina, qualche sassolino dalla scarpa l’ho tolto!

RRR: Dopo tanti anni di esperienza, in senso formativo, cosa consigli ai giovani piloti?

BOTTURI: Quello che posso consigliare, con un po’ di esperienza maturata in questi anni, è di crederci sempre, crearsi uno stile di vita adeguato, non si diventa forti e vincenti per caso, bisogna curare tutti gli aspetti e i momenti della giornata, pianificare gli allenamenti, gli svaghi, i riposi, curare l’alimentazione e, soprattutto, “martellare” sempre!!!

RRR: Sappiamo che sei impegnato nel sociale, ci vuoi raccontare del tuo progetto, a chi si rivolge e quale contributo vuole dare al mondo?

Mi ritengo fortunato, e se posso rendere felice chi non lo è stato o chi sta passando momenti difficili, lo faccio con piacere; quando mi invitano a qualche serata di beneficienza cerco di liberarmi da qualunque impegno per essere presente… ricordo, a dicembre, quando siamo riusciti a portare in reparto di oncoematologia pediatrica dell’Ospedale Civile di Brescia, la mia moto e quella di Valentino Rossi, coinvolgendo Yamaha e addirittura Valentino che ha mandato il Sig. Fratesi, del suo fans club, a portare vari gadget per i bambini dell’ospedale… è stato bellissimo vederli gioire insieme alle loro famiglie.

RRR: Che effetto ti fanno le gare in giro per il mondo, solitamente in paesi disagiati, per quanto riguarda il fattore umano?

BOTTURI: Se paragoniamo come viviamo noi e le comodità che abbiamo e poi vedere ancora così tanta povertà fa male… capita di incontrare bambini in mezzo al nulla senza riuscire a capire come possano essere arrivati fin lì, ti chiedi come vivono, magari sono poco vestiti, e mal nutriti… è atroce, ti senti impotente…

RRR: Ale, un tuo sogno nel cassetto?

BOTTURI: Sembrerà strano ma non ho un vero sogno nel cassetto.

RRR: Dopo 7 Dakar e tante vittorie, mettiamoci anche qualche piccola “sfiga” ultimamente, ora sei ritornato alla grande… next Dakar?

BOTTURI: Non so se farò la prossima Dakar, mi alleno come sempre, farò qualche gara in Africa, poi con Yamaha Italia decideremo…

RRR La decima domanda la vuoi fare tu?

BOTTURI:Perché no!!! Com’è che in Italia è molto complicato organizzare un Team per partecipare alla Dakar, quando gli sponsor di settore sono della maggior parte italiani??!!!

E con questa breve ma intensa intervista per chi non lo conoscesse Alessandro è questo, un gigante buono con veri valori della vita e sportivi… GRAZIE BOTTU… e indagheremo sul perché della tua domanda!

Ps. io un sogno nel cassetto l’ho realizzato!!!
William Modanesi

ehi ehi socio! 🙂 e io?
Orpo! socia! come farei senza di te? Chiara Zoppellaro, il mio personale “dietro le quinte”
🙂

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HISPANIA RALLY 2018

Il 22 febbraio inizierà L’European Rally FIM e coprirà le polverose piste Europee di Spagna, Italia, Grecia e Romania.

Saranno quattro giorni di gare e 1.138 km di viaggio. e dove il “Road Book” sarà un compagno essenziale per i piloti e fino alla sua consegna dello stesso il percorso rimarrà segreto.

PROGRAMMA

 21 Febbraio:  verifiche tecniche e amministrative per poi briefing .

22 Febbraio: Stage 1 Cuenca-Cuenca KM 313 con una Speciale  di KM 60

23 Febbraio: Stage 2 Cuenca-Cuenca Km 302 con una Speciale di KM 70

24 Febbraio: Stage 3 Cuenca-Carboneras KM 240 con una Speciale di Km 75 Tappa Marathon

25 Febbraio :Stage 4  Carboneras-Carboneras KM 283 con una Speciale di KM 75-

Tra Moto e Quad la partecipazione dei piloti italiani è massiccia tra i quali troviamo Alessandro Botturi al ritorno in pista dopo la caduta alla Dakar, Cesare Zacchetti, Francesco Catanese, Nicola Quinto, Simone Agazzi, Ivano Zaccheo solo per citarne alcuni.

 

 

 

 

Tra i piloti spagnoli troviamo il bravissimo Oriol Mena dove alla sua prima partecipazione alla Dakar 2018 ha chiuso nella Generale in settima posizione.

 

 

 

 

 

CURIOSITA’

Per chi non lo sapesse Cuenca è  è un comune spagnolo di 55.866 abitanti situato nella comunità autonoma di Castiglia-La Mancia. È sede vescovile ed è la capitale dell’omonima provincia. La parte bassa della città è moderna mentre la parte alta è la parte storica ed è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1996, mentre Carboneras è un comune spagnolo situato nella provincia di Almeria, Andalusia, Spagna. Si trova ad un’altitudine di 10 metri e a 68 km della capitale della provincia, Almeria.

Noi come sempre siamo pronti a seguire la gara e VOI RIMANETE SINTONIZZATI.

 

OILIBYA RALLY DEL MAROCCO 2016

Si è concluso il 17° Oilibya Rally del Marocco 2016, ultimo round della Coppa del Mondo FIA e FIM Cross Country Rally, tra scenari mozzafiato e paesaggi incantevoli.

Toby Price al primo gradino del podio moto, mentre il titolo assoluto della Coppa del mondo Rally va a Pablo Quintanilla. Ennesima conquista del podio auto per Nasser Al Attiyah su Carlos Sainz, con la corona di campione del mondo.

Abbiamo seguito i nostri connazionali in gara, con tensione, attraverso la nostra pagina Facebook, felici dei risultati che ci hanno riportato qui, con alcune righe scritte ancora con sabbia e sudore tra le dita.schermata-2016-10-11-alle-00-16-41 Continua a leggere OILIBYA RALLY DEL MAROCCO 2016

DAKAR 2016-LA PRIMA SETTIMANA

Terminata la prima settimana della Dakar  da padrona la fa la pioggia

E ‘stata una settimana molto dura per i piloti dove ci sono stati ritiri eccellenti, incidenti che hanno compromesso gara o vittoria, ma anche risposte su piloti e mezzi che fino ad ora hanno mantenuto le premesse.Ma vediamo nello specifico nelle varie categorie. Continua a leggere DAKAR 2016-LA PRIMA SETTIMANA