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Baja Aragón 2016: Al Attiyah su Sainz per 19 secondi, Barreda in moto senza rivali e Kolomy su camion

L’edizione 2016 del Baja Aragón, la tappa spagnola del mondiale Cross Country Rally Bajas è terminata con il successo indiscusso di Nasser Al-Attiyah ma per soli 19 secondi di vantaggio su Carlos Sainz che aveva la velleità di vittoria in patria. Martin Kolomy ha vinto la classifica camion mentre l’indomabile Joan Barreda ha vinto tra moto e quad. Gara ottima, eccitante, spettacolare, con ben 164 iscritti anche se pochi italiani in proporzione. 

AUTO – Abu Dabi, Qatar, Italia, ora Spagna…da quando Nasser Al-Attiyah è al volante del Toyota Hilux Overdrive Racing, sempre con il suo fido navigatore Matthieu Baumel, non ha fatto che vincere le gare di questo campionato mentre è alla sua seconda vittoria della Baja spagnola dopo il 2008.  Continua a leggere Baja Aragón 2016: Al Attiyah su Sainz per 19 secondi, Barreda in moto senza rivali e Kolomy su camion

DAKAR 2015-Cronaca decima tappa

Tappa 10 – Calama-Salta

AUTO

Uno scroscio d’acqua come non si ricordavano da tempo a Salta ha accompagnato l’arrivo delle auto che sono uscite indenni dalla decima tappa della Dakar 2015 che ha portato il sempre più ristretto numero di protagonisti nuovamente in Argentina.image

Nasser Al-Attiyah con la Mini All4 Racing non teme avversari, nè situazioni avverse: il qatariano ha collezionato un’altra vittoria di tappa che lo pone sempre più nettamente in testa alla classifica generale. La minaccia delle Toyota Hilux si va ridimensionando con il trascorrere dei giorni: tanto Giniel De Villiers che Yazeed Alrajhi hanno lasciato ancora qualche minuto nella scia del tranquillissimo Nasser che ha preferito tenere il controllo delle operazioni, facendosi circondare dai “fedeli” compagni di squadra del team X Raid. Nelle prime battute della speciale c’erano addirittura quattro Mini a fare l’andatura, ma al km 193 il… trenino ha perso un vagone molto prestigioso. Nani Roma, infatti, è stato autore di uno spettacolare capottamento nel quale la sua vettura è andata completamente distrutta. Decollato su un dosso affrontato ad alta velocità e non segnalato nel road-book, lo spagnolo ha cominciato a piroettare pericolosamente in aria prima di rotolare sulla sabbia seminando pezzi ovunque. Le strutture di sicurezza hanno retto alla perfezione e tanto Nani Roma che il suo navigatore, il francese Perin, sono usciti incolumi dallo spaventoso crash, con conseguente ritiro. L’equipaggio segnalava dunque agli altri piloti il pericolo dove rallentare. L’arabo ora può gestire un vantaggio di quasi mezz’ora su Giniel De Villiers, oggi solo quarto. La Toyota, però, ha dato prova di grande consistenza mettendo in fila ben quattro Hilux dietro alle due Mini battistrada. Yazeed Alrajhi ha preceduto Poulter, il sudafricano e anche Ten Brinke che rientra all’ottavo posto assoluto. Terranova, come Holowczyc ed altri piloti, hanno commentato riguardo ad un road-book inaffidabile per la tappa di entrata in Argentina, pur su un tracciato discretamente facile, tanto che oltre alla sventura di Roma hanno perso alcuni way-points.

MOTO

Lo spagnolo Joan Barreda (Honda) è tornato a sorridere grazie alla vittoria ottenuta nella Stage 10 della Dakar 2015, la Calama-Salta di 891 km (di cui 371 a cronometro), prima parte della seconda tappa marathon di questa edizione del rally-raid più importante del mondo. Per il forte spagnolo si tratta della terza affermazione personale alla Dakar di quest’anno dopo i successi nella seconda e quarta imagetappa. Barreda, che alla partenza di questa mattina aveva dichiarato di voler solo mettere insieme il maggior numero di vittorie possibile, è stato subito di parola. Con un ritmo infernale è alla fine riuscito a imporsi per 1’39” sul connazionale Marc Coma (KTM) che, con il secondo posto di oggi, ha riportato ad oltre 7 minuti e mezzo il suo vantaggio sul portoghese Paulo Goncalves (Honda), oggi 5° a +3’49” dal vincitore, preceduto dal connazionale Ruben Faria (KTM, +1’57”) e dal sorprendente debuttante australiano Toby Price (KTM).

Buon 17° posto di tappa a +16’18” per il nostro Paolo Ceci (KTM), ora 14° in classifica generale tra gli altri italiani in gara segnaliamo anche il 45° posto di Diocleziano Toia e il 46° di Marco Brioschi, entrambi su KTM, e il 48° posto di Matteo Casuccio su GasGas. Tra loro il meglio piazzato in classifica è Brioschi, 47° a +17h27″.

QUAD

Seconda vittoria di tappa per Nelson Sanabria Galeano su Yamaha dopo una giornata di perfetto dominio su Jeremìas Gonzàales, segnandogli 3’40” sulla maeta di Cachi. Walter Nosiglia completa la Top3 mettendo decisamente la bandiera suamericana sul podio di tappa. Quarto posto per Sonik che, nonostante una spaventosa caduta ad alta velocità, è sempre primo in classifica generale. E’ormai ad un passo alla vittoria di questa Dakar grazie anche al ritiro di Ignacio Casale per problemi meccanici oltre che di Sergio Lafuente, i suoi diretti avversari nella generale!image Bene Liparoti e Carignani piazzatosi in 17esima e 19esima posizione.

TRUCK

Eduard Nikolaev si è aggiudicato la sua sesta vittoria di tappa a Salta pur sentendosi frustrato causa quella settima tappa catastrofica che gli ha rovinato il posizionamento nella generale. Il russo ha dimostrato di essere il più veloce ma forse non ha abbastanza tempo per riuscire a recuperare il passo perdutorispetto alla classifica generale. Airat Mardeev è arrivato secondo di tappa ad appena 49 secondi e a tre tappe dalla fine conserva buoni 13 minuti sopra il suo compagno di squadra.

Per la tappa 11 il programma prevede il percorso Salta-Termas Rio Hondo, sul quale i piloti percorreranno una distanza totale di 520 km, di cui 194 di speciale, copiando un terreno molto duro e affidandosi alle proprie doti di navigazione.

 

DAKAR 2015 – Cronaca della settima tappa auto/camion

tapa7Tappa 7 Iquique – Uyuni.
Classifica su auto e camion per questa settima tappa “maratòn”. Orlando Terranova è arrivato primo e colleziona così la sua terza vittoria, a 2’20 da un velocissimo Yazeed Al-Rajhi. L’olandese Bernhard ten Brinke ha strappato 30 secondi al polacco a Krzysztof Hołowczyc. Una classifica di tappa stravolta, così come per i camion. Aleš Loprais, si è imposto con più di 5 minuti su Gerard de Rooy e al terzo posto è arrivato Andrey Karginov.class

Iquique, una vivace città sull’Oceano Pacifico, con un lungomare fantastico, ha regalato il giorno di riposo per le moto. Continua a leggere DAKAR 2015 – Cronaca della settima tappa auto/camion

DAKAR 2015-STAGE 2

VILLA  CARLOS PAZ-SAN JUAN

Dopo le prime sorprese nella prima tappa, questa è la tappa con la speciale più lunga della Dakar, ben 518 km per auto, moto e quad mentre per i truck saranno “solo” 300 km. Sarà una tappa particolarmente difficile dove il caldo e l’umidità la faranno da padroni con una previsione di 40/44 gradi!

Come sempre seguiteci!

Mucha suerte

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DAKAR 2015- L’ITALIA CORRE IN TUTTE LE CATEGORIE

imageManca sempre meno all’inizio della Dakar 2015 e chi è appassionato come me non aspetta altro che  l’inizio della gara per poter vivere e tifare per i nostri portabandiera sperando che quest’anno ci possa essere una stupenda sorpresa al traguardo!

La rappresentativa italiana più numerosa è quella dei Motociclisti, che conta dieci Piloti e il nome più significativo di tutti e’ Alessandro Botturi. Il bresciano è stato anche il “colpaccio” del mercato Piloti di questa stagione. Dopo aver corso con KTM e con SpeedBrain, e dopo essere stato in contatto anche con il Team HRC, Botturi è stato prescelto da Yamaha per ricostruire la Squadra ufficiale “orfana” di Cyril Despres,.affiancherà Olivier Pain, terzo lo scorso anno, e Michael Metge, ex portatore d’acqua di Despres.

imageConsapevoli di dover affrontare la Squadra che dal 2001 ha vinto tutte le edizioni della Dakar, KTM, Yamaha ha rinnovato tutto il suo arsenale, presentando a Milano la nuova WR450 Rally ufficiale.
Ma non c’è solo “Il Gigante di Lumezzane”, tra questi c’è Paolo Ceci (KTM), che corre in accordo con il boliviano Juan Carlos Salvatierra, è senz’altro il Pilota che può vantare la maggiore esperienza di Dakar (è alla quarta partecipazione ed è stato il migliore dei Piloti italiani lo scorso anno). Francesco Catanese (Yamaha), Carlo Seminara (KTM), i fratelli Marco e Alberto Brioschi (KTM) e Paolo Sabbatucci (Yamaha) si presentano al via con il non celato intento di “vendicare” le rispettive, sfortunate esperienze. Diocleziano Toia (KTM), Matteo Casuccio (Gas Gas) e Cesare Zacchetti (KTM), che ha vinto l’iscrizione al Safari australiano, invece, sono invece al debutto.

imageMa non ci sono solo le moto! con i Quad c’è “Lei”!la Regina delle Dune, Camelia Liparoti, forte di sei partecipazioni e di 6 Titoli di Campionessa del Mondo, dal 2009 al 2014 ininterrottamente Regina, torna alla Dakar con un Quad Yamaha e, questa volta, con un Team e una struttura tutta per se,Camion di Assistenza, camperizzato e dotato di “garage” attrezzato, e due tecnici, di cui uno è anche “autista-meccanico-fidanzato”. Più auto-ufficiali di così…

Tra le auto da tenere sotto’occhio  Michele Cinotto e Fulvio Zini che portano il prototipo di un Progetto molto interessante, telaio tubolare e motorizzazione Audi 3.000 turbodiesel, realizzato con la collaborazione di Massimo del Prete e Audi Sport Italia per i colori di CR (Cinotto e Radaelli) Racing.Stefano Marrini, invece, si affida alla solida tradizione di affidabilità della sua  Pajero ex T2 e ora, per motivi di omologazione, T1.image

Marrini torna alla Dakar dopo l’esperienza del 2012, conclusa all’11ma tappa, e con un navigatore messicano, Kurt Ritcher. Per finire c’è una macchina di “estrazione” italiana, ma con equipaggio kazako. È la nuova Nissan Y62, spinta dal potente V8 di 5,6 litri, allestita da TecnoSport e portata in gara da Dennis Berezovskiy e Ignat Falkov.

Tre, infine, gli equipaggi italiani tra i Camion. Antonio Cabini e Giulio Verzeletti saliranno ancora una volta sul Mercedes n° 545 dell’Orobica Raid, anche in questo caso con funzione di assistenti. L’anno scorso erano in appoggio alle PanDakar, e questo doveva essere l’anno di un nuovo team di motociclisti italiani, progetto rimandato all’anno prossimo. Altro Camion “tutto italiano” è il Ginaf numero 534 di Claudio Bellina, Giulio Minnelli e Massimo Suardi, e l’ultimo, un Mercedes con il numero 555, è quello di Agostino Rizzardi, Loris Calubini e Paolo Calabria. Altri Italiani, tuttavia, fanno parte di equipaggi “misti” sui Camion. Norberto Cangani sul camion di Marco Piana, Dario Mondellini su quello di Saumet, Luca Lorenzato sul Mercedes di Arnaud Missaglia.image

Un solo pensiero personale lo vorrei dedicare al mio amico Maurizio Dominella,quest’anno assente alla Dakar! Speriamo nella prossima edizione!!!

 

 

 

articolo tratto da moto.it