In memoria di Thierry Sabin…colui che ha donato un sogno

thierryTratto da “DAKAR, l’inferno nel Sahara” di Beppe Donazzan, foto di Gigi Soldano (Giorgio Nada editore)

30 anni fa la morte di Thierry Sabin.

“(…) Patrick Verdoy venne circondato dalle telecamere. Sembrava invecchiato all’improvviso di cinquant’anni. Con voce rotta dall’emozione fece i nomi degli occupanti dell’Ecureil: Thierry Sabine, 35 anni, Daniel Balavoine, 33 anni, Francois-Xavier Bagnoud, 25 anni, Nathalie Odent, 25 anni, Jean-Paul Le Fur, 35 anni. Come un bollettino di guerra.
Il silenzio dell’Africa diventò ancora più silenzio.
Gli amici della Tso acquistarono una pagina su diversi quotidiani. L’ultima lettera.
“Merci, Thierry
C’erano quelli che ti detestavano,
C’erano quelli che ti invidiavano,
C’erano quelli che ti denigravano,
C’erano quelli che ti criticavano.
Quelli che semplicemente non ti conoscevano. Ma ci sono soprattutto gli altri: quelli ai quali hai portato un sogno, la passione, l’evasione, l’avventura, i piloti, i meccanici, i tecnici, le aziende, i loro collaboratori e i milioni di uomini o di donne appassionati di avventura. C’erano infine e soprattutto il deserto e l’Africa che ti amavano…
Sii tranquillo, Thierry, l’avventura continuerà come tu desideravi.
I tuoi amici”.
E continuò.”

Ringraziamo Beppe Donazzan autore del libro “Dakar, l’inferno nel Sahara” per averci oggi ispirato con la pubblicazione di questo passaggio e permettendoci personalmente di condividere con voi l’opportunità di rendere onore alla memoria del grande Thierry Sabine.

Ripetiamo queste parole – oggi, mentre si corre il mito – perchè ci toccano, ci emozionano, perchè questi siamo noi:“…ci sono soprattutto gli altri: quelli ai quali hai portato un sogno, la passione, l’evasione, l’avventura, i piloti, i meccanici, i tecnici, le aziende, i loro collaboratori e i milioni di uomini o di donne appassionati di avventura…”.

Il creatore della Parigi-Dakar, moriva il 14 gennaio 1986 durante l’edizione africana quando precipitò il suo elicottero, e per noi è…colui che ha donato un sogno, il suo sogno, la visione di persone migliori coraggiose di vivere l’avventura.                                                                                                                        All’arrivo sulla spiaggia del lago rosa sarà un altro uomo colui che lancerà in aria il suo casco” – Thierry Sabine.

Chiara Zoppellaro

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